Internazionalizzazione
14 Febbraio 2025 2025-03-12 20:38Internazionalizzazione
Internazionalizzazione
Il CRC ‘Progetto Tarquinia’ è noto a livello internazionale per i fondamentali contributi apportati alle conoscenze sulla civiltà degli Etruschi su un arco di più di dieci secoli, trattandosi di una delle città più importanti di questa civiltà. La sua necropoli delle tombe dipinte è stata inserita fra i siti patrimonio dell’umanità (UNESCO 2004) e ha provocato la necessità da parte dei ricercatori dell’Università degli Studi di Milano di un’apertura scientifica integrata fra ricerca, didattica, tecnologia, divulgazione e valorizzazione a più di livelli.
Il richiamo di Tarquinia a livello mondiale si estende dunque a ampio spettro, dalla ricerca scientifica al grande pubblico, grazie anche agli strumenti elaborati nel tempo dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano.

A partire dal 2004, nell’ambito del programma europeo Cultura 2000 (Ec-Grant No 2004-1488/001-001, Clt-Ca22-Culture2000 2004-2007) è stato sviluppato il progetto T.Arc.H.N.A. (Towards Archaeological Heritage New Accessibility) che ha realizzato di uno strumento conforme alle esigenze di diffusione e valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica presso il grande pubblico, espresso dal prototipo di un museo virtuale bilingue. Il prototipo ottenuto è stato poi ingegnerizzato grazie a un finanziamento della Fondazione Cariciv e reso disponibile online.
Nell’aprile del 2014 il ‘Progetto Tarquinia’ è stato inserito fra i due “exemplary interdisciplinary research projects” dell’Università degli Studi di Milano (SSH Community della LERU, League of European Research Universities), come modello da seguire di sinergia fra scienze “soft” e “hard”.
Da giugno a ottobre 2015, parallelamente all’Esposizione Universale, la Statale ha realizzato vari progetti selezionati tra i novanta instradati l’anno precedente, tra cui figura Etruscans@EXPO – Una ‘Camera delle Meraviglie’ in Statale . La mostra ipertecnologica, incastonata nella sede della Statale e incardinata sulla ricerca svolta a Tarquinia, ha prodotto una vetrina tutt’ora disponibile online, con decine di migliaia di visite, che offre i contenuti della ricerca in campo etruscologico a cura di studiosi italiani e stranieri. I canali di comunicazione utilizzati si sono potenziati grazie a questa circostanza favorevole che ha portato a moltiplicare gli accessi alla realtà culturale tarquiniese a livello di presenze e online attraverso i vari strumenti elaborati dall’Università degli Studi di Milano nell’ambito del CRC ‘Progetto Tarquinia’.

L’impatto dello scavo e della strategia connessa a EXPO 2015 hanno prodotto una consistente eco nella stampa. Il valore aggiunto per la comunità locale e per l’internazionalizzazione di Ateneo è stato l’afflusso di studenti italiani e stranieri con una Field School inaugurata nel 2015. Il corso accoglie studenti, ricercatori e dottorandi di altre Università straniere. Fra queste figurano quella di Oxford e Cambridge che oramai da anni inviano i propri studenti a frequentare questa “palestra” unica per archeologi in formazione.
In questo quadro è stata stipulata una convenzione con la Fondazione Luigi Rovati che sostiene con un contributo dedicato la ricerca a Tarquinia e con la quale è stata organizzata a Milano, nel Museo Archeologico, una Mostra di portata internazionale, dedicata alle ricerche sulla civiltà etrusca da parte degli enti di ricerca lombardi.
Studenti e turisti hanno stimolato l’indotto economico con la loro presenza anche in occasione di “Civita Aperta”, riscoprendo l’esistenza dell’antica città etrusca situata sulla Civita accanto alla più famosa e nota necropoli delle tombe dipinte (Unesco 2004). Questa attitudine a far correre parallelamente ricerca, didattica, tutela e valorizzazione è caratteristica del “Progetto Tarquinia” ed è servita nel tempo a coinvolgere sul campo le scuole fino a realizzare programmi di PCTO che si giovano del clima internazionale e interdisciplinare della school tarquiniese.




