Civita Aperta
9 Settembre 2024 2025-03-12 16:12Civita Aperta
Civita Aperta - Alla scoperta di Tarquinia dalla nascita della città all’Impero romano
Dal 2015, ogni settembre l’Insegnamento di Etruscologia dell’Università degli Studi di Milano offre al pubblico l’opportunità di esplorare l’antica città etrusca di Tarquinia attraverso “Civita Aperta”, una giornata di scavi aperti. Questo evento coniuga ricerca archeologica e divulgazione scientifica, permettendo a visitatori di tutte le età di scoprire la storia dell’antica Tarchna, una delle città etrusche storicamente più note e di partecipare a esperienze immersive che combinano archeologia tradizionale e nuove tecnologie.

Civita Aperta è espressione degli obiettivi di Terza Missione, ossia l’impegno dell’università a diffondere la conoscenza al di fuori dell’accademia. Ideato in principio come estensione sul territorio tarquiniese del progetto “Etruscans@Expo” – Una “camera delle meraviglie” in Statale, l’evento ha visto la collaborazione di numerosi Enti e Associazioni locali, tra cui il Comune di Tarquinia, il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, l’Università Agraria di Tarquinia e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale. Inoltre, grazie alla partecipazione degli studenti delle scuole locali e dei volontari, “Civita Aperta” crea un ponte tra ricerca e comunità, valorizzando il territorio e il suo patrimonio.

Il cuore dell’evento si svolge sul Pianoro della Civita, un’area di 90 ettari che comprende i resti dell’antica città etrusca e romana. I visitatori possono partecipare a percorsi guidati che includono quattro postazioni principali:
- ‘Complesso monumentale’: sito riconosciuto come fulcro della prima aggregazione urbana, risalente al X secolo a.C., attorno a una cavità naturale divenuta luogo di culto. A cura del Progetto Tarquinia.
- Porta Romanelli: un importante accesso alla città che collega le mura etrusche con il territorio circostante. A cura del Progetto Tarquinia.
- Santuario dell’Ara della Regina: sede del più grande tempio etrusco, con una spettacolare ricostruzione in realtà aumentata delle sue fasi arcaiche, basata sulle ricerche del Progetto Tarquinia e curata dallo studio Architutto Design’s.
- Foro Romano: dove i recenti scavi a cura del team internazionale dell’Università di Macerata, Università di Verona e Universitat Jaume di Castelló de la Plana, hanno portato alla luce una domus e strutture commerciali risalenti all’Impero.
In ogni edizione sono state proposte attività indirizzate a tutte le fasce d’età, dalle spiegazioni sulla stratigrafia e i reperti, alla ricostruzione di antiche tecniche artigianali, come la produzione di vasi etruschi. È stato possibile anche ascoltare strumenti musicali ricostruiti, come il lituo, che riportano in vita suoni di epoche remote. Le tecnologie innovative, tra cui modelli 3D e tour virtuali, ampliano l’esperienza di scoperta e la promozione sui social network e i media a stampa consente in ogni edizione, di raggiungere un pubblico sempre più ampio e di coinvolgere nuove generazioni nella valorizzazione del patrimonio culturale.




