Scienze delle Terra

Scienze delle Terra

Scienze della Terra per la ricerca archeologica

Le attività di ricerca del CRC Progetto Tarquinia sono supportate dai protocolli di indagine tipici delle Scienze della Terra (dalla mesoscala alla microscala) che costituiscono l’ossatura metodologica portante della Geoarcheologia e dell’Archeometria. Grazie all’attività del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano e del progetto ‘Science@Tarquinia’, attraverso la lente di tali discipline è stato possibile esplorare sia il paesaggio che i materiali antichi con indagini innovative che combinano osservazioni da remoto, tecniche diagnostiche avanzate e studi chimico-mineralogici per comprendere il contesto storico, ambientale e produttivo degli Etruschi.

Uno degli altari di cenere presso la Civita di Tarquinia dal quale è stata ricavata una sezione sottile osservabile al microscopio e che mo

Collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra "A. Desio" dell'Università degli Studi di Milano

Le indagini geoarcheologiche condotte dai colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio”  hanno permesso di analizzare i contesti archeologici dalla scala del paesaggio fino alla microscala dei sedimenti stratigrafici. Nel sito di Tarquinia, ad esempio, si è indagato sull’uso del territorio da parte degli Etruschi, mettendo in luce strategie per ottimizzare le risorse naturali e mitigare i rischi ambientali. Studi dettagliati dei sedimenti hanno rivelato l’evoluzione delle pratiche rituali, come nel caso degli altari di cenere. Qui, i livelli stratigrafici, distinti in neri, rossi e bianchi, testimoniano cicli reiterati di combustione e ripristino del suolo, offrendo una finestra sulle cerimonie sacre etrusche e sulla loro relazione con il contesto naturale.

Le indagini archeometriche, condotte sempre dai colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio”, hanno svelato “i segreti” di alcune classi di materiali archeologici, attraverso tecniche diagnostiche avanzate come la microscopia ottica ed elettronica, le spettroscopie vibrazionali e le analisi ai raggi X. Grazie alla cooperazione integrata con le ricerche archeometriche condotte di pari passo dal Dipartimento di Chimica, le ceramiche di Tarquinia sono al centro di ricerche approfondite sulla composizione elementare e mineralogica e sui processi di cottura, fornendo dettagli preziosi sulle tecniche di produzione e sugli scambi culturali nel Mediterraneo antico. Questo approccio multi-metodologico consente non solo di comprendere le competenze tecniche degli Etruschi, ma anche di ricostruire reti di contatti e influenze con altre civiltà del tempo. 

Collaborazione con il  McBurney Laboratory of Geoarchaeology dell’Università di Cambridge

Al McBurney Laboratory of Geoarchaeology dell’Università di Cambridge si studiano invece le sezioni sottili campionate nel quadro del progetto ‘Science@Tarquinia’ ai fini dell’analisi geomorfologica e micromorfologica tramite il prelievo di blocchi di sedimento indisturbato. Lo studio, condotto con il microscopio petrografico, unitamente alle osservazioni sedimentologiche fatte sul campo, va ad integrare le conoscenze geoarcheologiche sui contesti di formazione e provenienza della cultura materiale e dei processi sedimentari, in modo da arricchire a livello microscopico l’osservazione dei sedimenti volta alla comprensione di processi naturali e attività e comportamenti umani altrimenti completamente invisibili.

Per approfondire:

  • G. Bagnasco, M. Marzullo, C. Cattaneo, L. Biehler-Gomez, D. Mazzarelli, V. Ricciardi, W. Müller, A. Coppa, R. McLaughlin, L. Motta, O. Prato, A.F. Schmidt, F.  Gaveriaux, G.B. Marras, M.A. Millet, R. Madgwick, R. Ballantyne, C. Makarewicz, A. Trentacoste, P. Reimer, V. Mattiangeli, D.G. Bradley, C. Malone, C. Esposito, E.M. Breslin, S. Stoddart, Bioarchaeology aids the cultural understanding of Six Characters in Search of their Agency (Tarquinia, ninth–seventh century BC, central Italy), in Nature Scientific Reports 14 (11895), 2024, pp. 1-14.
  • D. Gatta, A. Zerboni, Scienze della Terra: Tarquinia sotto la lente, in Notootto: Progetti&Persone del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali Università degli Studi di Milano, 6, 2023, pp. 24-25.
  • G.B. Marras, Geomorfologia, in Notootto: Progetti&Persone del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali Università degli Studi di Milano, 6, 2023, pp. 44-45.
  • A. Garzulino, A. Zerboni, A. Perego, Mura tarquiniesi: lettura delle evidenze (Lidar) e degli aspetti geoarcheologici, in G. Bartoloni, L.M. Michetti (a cura di), Mura di legno, mura di terra, mura di pietra: fortificazioni nel Mediterraneo antico, ScAnt 19.2-3 (2013), 2014 (http://www.edizioniquasar.it/ScAnt/assets/garzulino-zerboni-perego.pdf).
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