Santuario dell’Ara della Regina

Santuario dell’Ara della Regina

Santuario dell'Ara della Regina

L'Insegnamento di Etruscologia dell'Università degli Studi di Milano è da anni impegnato in un importante progetto di ricerca presso il Santuario dell’Ara della Regina di Tarquinia, uno dei più grandi e affascinanti templi etruschi, che offre preziose informazioni sulla cultura religiosa, architettonica e artistica di questa antica civiltà.
Le attività di scavo, condotte tra il 1983 e il 2002, e di studio si sono concentrate sulla comprensione delle tecniche costruttive, delle decorazioni e della funzione del tempio nelle diverse fasi di vita del santuario e sulle modifiche architettoniche che ha subito nel corso dei secoli. A questi studi si sono aggiunte di recente attività di ricerca per gli aspetti archeoastronomici e topografici per definire il ruolo del santuario nel contesto religioso e urbanistico dell'antica Tarquinia.

Ara3d

Il santuario dell’Ara della Regina, situato sull’acropoli di Tarquinia, è uno dei complessi più imponenti dell’architettura etrusca. Visibile da grande distanza già in epoca arcaica, il santuario colpiva per la sua imponenza, come dimostrano le ricostruzioni monumentali degli alzati.
Gli interventi archeologici hanno identificato quattro principali fasi di vita del tempio, ognuna caratterizzata da specifiche peculiarità architettoniche e artistiche.

Le prime due fasi arcaiche (Tempio I e II), databili al VI secolo a.C., mostrano una scelta architettonica che combina elementi etruschi e magnogreci. La pianta del tempio, ispirata ai templi greci della Magna Grecia e della Sicilia, è costruita su un alto podio etrusco, posto su un basamento che ampliava il rilievo naturale del terreno su cui il santuario era collocato.

tempio-fasi

Il Tempio III, databile all’inizio del IV secolo a.C., segna una fase di trasformazione importante con l’aggiunta di una terrazza monumentale che è ancora visibile oggi. Nonostante la riorganizzazione, il tempio mantenne tracce della sua eredità arcaica, come alcune strutture di orientamento diverso nell’angolo sud-est del recinto (altare alpha, recinto beta e muro gamma) probabilmente riconducibili al culto di Hercle e di Tarconte, mitico fondatore della città discendente dell’eroe greco.
Della fase di IV secolo è nota la straordinaria decorazione frontonale tra cui si annovera il celebre gruppo dei Cavalli Alati, una delle opere d’arte più rappresentative dell’arte coroplastica etrusca.

La quarta fase del santuario, corrispondente al Tempio IV, si colloca nel III secolo a.C., quando l’edificio venne nuovamente ristrutturato, mantenendo però la sua rilevanza nel contesto religioso della città. Gli scavi permettono di seguire le trasformazioni strutturali e funzionali del tempio, fornendo una visione completa del suo sviluppo attraverso i secoli.

Le ricerche si estendono anche all’analisi del contesto urbanistico e del rapporto tra il santuario e la città di Tarquinia, permettendo di comprendere il ruolo centrale che l’Ara della Regina ha avuto nella vita religiosa e politica della città etrusca.

Gli scavi hanno coinvolto attivamente studenti e ricercatori, che partecipano direttamente alle indagini, acquisendo competenze pratiche fondamentali per la loro formazione. L’utilizzo di tecniche di scavo moderne, unito a un approccio multidisciplinare, sta contribuendo a migliorare la comprensione della storia del sito e dell’intera civiltà etrusca.

I risultati delle attività di scavo e dei primi risultati delle ricerche sono state pubblicate nel volume  Tarquinia, Il Santuario dell’Ara della Regina, I templi Arcaici (Tarchna 4) edito nel 2012. Nel volume sono presentate le definizioni cronologiche delle diverse fasi a partire dagli inizi del VI secolo a.C. e la ricostruzione delle piante, dell’alzato, della copertura e della decorazione architettonica del Tempio I e del Tempio II, privi della terrazza che si vede attualmente.

Per approfondire:

  • M. Marzullo, A. Garzulino, Tracing spaces at the Ara della Regina sanctuary of Tarquinia: themes of urbanisation through geophysical research, Tarchna quaderni 3, Milano, MUP, 2022.
  • G. Bagnasco Gianni, La luce negli edifici sacri tarquiniesi. “Complesso monumentale” e Ara della Regina, in Luci dalle tenebre. Dai lumi degli Etruschi ai bagliori di Pompei, Catalogo della Mostra (Cortona, Museo dell’Accademia Etrusca, 5 giugno – 12 settembre 2021), Typhis editrice, Cortona 2021, pp. 123-126.
  • M. Bonghi Jovino, Tarquinia. Le divinità dei templi dell’”Ara della Regina”. Aggiornamenti, in StEtr LXXXI, 2019, pp. 159-172.
  • M. Bonghi Jovino – G. Bagnasco Gianni (a cura di), Tarquinia. Il santuario dell’Ara della Regina. I templi arcaici, Roma 2012.
  • G. Bagnasco Gianni, Tarquinia: Excavations by the University of Milano at the Ara della Regina Sanctuary, in I.E.M. Edlund-Berry, N.T. de Grummond (a cura di), The Archaeology of Sanctuaries and Ritual in Etruria, JRA, Supplement 81, 2011, 45-54.
Potrebbe interessarti anche
Scavi al 'complesso monumentale'