ArchLAND – Analisi topografica per i paesaggi archeologici

ArchLAND – Analisi topografica per i paesaggi archeologici

ArchLAND - Analisi topografica per i paesaggi archeologici

ArchLand, realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano e il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano, è un sistema integrato di strumenti di raccolta e analisi dei dati topografici e cartografici dei paesaggi archeologici, basato su software GIS che si integra con il sistema di gestione dei dati archeologici ArchMatrix.

Il sistema è in grado di mettere in correlazione informazioni provenienti da fonti eterogenee, cartacee e digitali, integrando anche risultati di tecnologie di ultima generazione (LiDAR, fotogrammetriche tridimensionali, multispettrali, geofisiche, UAVs) attraverso un know how interdisciplinare (topografi, architetti, informatici, geofisici, archeologi) sviluppato negli ultimi 15 anni.

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Lo scopo del progetto è ampliare e approfondire le analisi e le ricerche attraverso una combinazione di tecnologie e metodologie per l’acquisizione, l’analisi e il confronto di una vasta gamma di informazioni a differenti livelli di dettaglio. ArchLand può infatti accogliere materiali di diversa natura come, ad esempio, cartografie moderne e storiche, rappresentazioni del paesaggio, informazioni puntuali, immagini, documenti testuali, livelli informativi e dispositivi di pianificazione e gestione territoriale, configurandosi sia come contenitore di informazioni sia come strumento di interrogazione per la generazione di mappe tematiche specifiche. Tali applicazioni ambiscono a colmare il divario con le tradizionali modalità di analisi e ad estendere l’utilizzo di tecnologie innovative, proprie di altri settori, alla ricerca archeologica al fine di individuare e caratterizzare i più importanti elementi utili alla conoscenza, studio, gestione e conservazione dei monumenti archeologici.

L’integrazione fra ArchLAND e ArchMatrix fornisce un insieme di servizi per federare diverse fonti di dati esistenti (GIS, inclusi strumenti 3D), attraverso la definizione di una rete semantica di relazioni tra paesaggi, strati stratigrafici, strutture e resti archeologici. È perciò possibile passare dalla scala territoriale, alla scala delle strutture all’interno dei siti archeologici e da questa alla dimensione dei reperti, gestendo con successo ricerche correlate tra tutti gli argomenti identificati nella Mappa Archeologica GIS e facilitando così il confronto tra diverse serie di evidenze all’interno della stessa città. 

Per approfondire:

  • B.R. Barricelli – D. Gadia – A. Garzulino – M. Marzullo – C. Piazzi – S. Valtolina, Participatory Action Design Research in Archaeological Context, in J. Abdelnour Nocera – B.R. Barricelli – A. Lopes – P. Campos – T. Clemmensen (a cura di), Human Work Interaction Design. Work Analysis and Interaction Design Methods for Pervasive and Smart Workplaces, series IFIP Advances in Information and Communication Technology 468, London 2015, pp. 192-211.
  • M. Marzullo – A. Garzulino, Tracing spaces at the Ara della Regina sanctuary of Tarquinia: themes of urbanisation through geophysical research, Tarchna quaderni 3, Milano 2022.
  • M. Marzullo, Alcune osservazioni sull’articolazione del sistema insediativo tarquiniese dall’età protostorica al periodo arcaico, in A. Cristilli – F. de Luca – G. di Luca – A. Gonfloni (eds.), Experiencing the Landscape in Antiquity 2, Atti del II Convegno Internazionale di Antichità Classiche, (Roma 22-24 Novembre 2021), BAR 83107, Oxford 2022, pp. 79-89
  • G. Bagnasco Gianni, A. Garzulino, M. Marzullo, A.P. Pernigotti, A Biography of an Ancient Cultural Landscape: The Sky Over Tarquinia, in Sustainability 2022, 14, 16798.
  • A. Garzulino, LiDAR, territory and archaeological areas: new results and perspectives for the knowledge, analysis and preservation of complex contexts, in ISPRS Journal of Photogrammetry and Remote Sensing XLII-2/W11, 2019, pp. 549-555.
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