Analisi archeometriche

Analisi archeometriche

Analisi archeometriche

Dal 1998 è attiva la collaborazione tra l’Insegnamento di Etruscologia e il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Milano, avviata grazie all’approccio sin da subito interdisciplinare alle indagini scientifiche condiviso dalla prof.ssa Maria Bonghi Jovino e il prof. Franco Cariati.
Tuttora, il Dipartimento di Chimica (Prof.ssa Silvia Bruni) è membro del CRC ‘Progetto Tarquinia’, e la collaborazione prosegue nella linea dell’acquisizione di dati e di spunti di ricerca sempre nuovi, intesi ad accrescere la conoscenza dei materiali ceramici dallo scavo dell’abitato di Tarquinia, gettando luce ulteriore sulle tecniche di produzione e sugli scambi culturali nel Mediterraneo antico.

La ricerca in campo archeometrico si è rafforzata nel corso degli anni grazie alla collaborazione con i colleghi del dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” che forniscono dati preziosi sulla composizione mineralogica e sui processi di cottura degli impasti più grossolani.

Notootto contributo Bruni - Figura 2 L’analisi chimica del rivestimento a vernice nera (a) due esempi dei frammenti esaminati; (b) un’immagine

Delineando un caso emblematico di studio archeometrico, dei materiali ceramici si sono indagati i molteplici aspetti sui quali l’analisi chimica può gettare luce, a cominciare dalla provenienza di essi e dunque dalla possibilità di definire una produzione ceramica sicuramente locale e rilevante in ambito etrusco.
L’analisi composizionale di centinaia di frammenti appartenenti a sottoclassi ce­ramiche differenti, ma in particolare a quelle delle ceramiche cosiddette fini o “depurate”, ha infatti permesso di individuare le caratteristiche della produzione tarquiniese.
La definizione della tecnologia di cottura dei materiali ceramici è altrettanto effica­ce per il significato che essa riveste dal punto di vista delle competenze possedute da artigiani ed artisti.

Notootto contributo Bruni - Figura 1 Le percentuali degli elementi chimici principali nelle ceramiche depurate di produzione tarquiniese sino a

 

Accanto all’analisi mineralogica tradizionalmente utilizzata per definire la temperatura di cottura delle ceramiche, nell’ambito del nostro studio è stato anche sviluppato un metodo innovativo basato sulla spettroscopia nel vicino infrarosso. Si è inoltre esaminata la decorazione superficiale delle ceramiche al fine di riconoscere le fasi responsabili del colore, incontrando le diverse declinazioni della tipica cromia basata sul nero oltre che sul rosso, che in ambito tarquiniese spazia dalla realizzazione dei rivestimenti cosiddetti “a vernice nera”, a base di ossido di ferro ridotto, per il vasellame più fine, sino all’utilizzo del nero di manganese per le terrecotte architettoniche.

D’obbligo in ambito etrusco è stato poi lo studio del bucchero, in gran parte prodotto localmente, a dimostrare la pari rilevanza di Tarquinia anche dal punto di vista di tale produzione rispetto ad altre città etrusche.

Per classi diverse di recipienti ceramici, dalle anfore ai vasi in ceramica depurata di possibile uso votivo, si sta inoltre conducendo l’analisi delle sostanze organiche in tracce, possibili “marker” del loro contenuto originale.

Infine, la prossima frontiera di tali studi sarà l’acquisizione non invasiva dei dati di composizione sui corpi ceramici, mediante moderna strumentazione portatile che impiega radiazione elettromagnetica, così da poter indagare esempi di vasellame integro negli ambiti museali in cui esso viene conservato.

Per approfondire:

  • S. Bruni, G. Bagnasco Gianni, N. Calore, V. Duranti, M. Longoni, M. Marzullo, D. Teseo, Bucchero Ware from the Etruscan Town of Tarquinia (Italy): A Study of the Production Site and Technology through Spectroscopic Techniques and Multivariate Data Analysis, in Ceramics 6, 2023, pp. 584-599.
  • S. Bruni, Analisi archeometriche per le ceramiche di Tarquinia, in Notootto: Progetti&Persone del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali Università degli Studi di Milano, 6, 2023, pp. 26-29.
  • S.Bruni, Le analisi chimiche nello studio dei materiali ceramici, in M. Bonghi Jovino – G. Bagnasco Gianni (a cura di), Tarquinia. Il santuario dell’Ara della Regina. I templi arcaici, Roma 2012, 421-423.
  • S. Bruni, Studio archeometrico delle ceramiche depurate da Tarquinia, in D. Frère (a cura di), Ceramiche fini a decoro sub geometrico del VI secolo A.C. in Etruria meridionale e in Campania. Atti del Seminario, Rome 14 et 15 février 2003, Roma 2007, 165-173.
  • S. Bruni, Le analisi chimiche nello studio dei materiali ceramici di Tarquinia, in in M. Bonghi Jovino (a cura di), Tarquinia e le civiltà del Mediterraneo. Atti del Convegno Internazionale, Milano 22-24 giugno 2004, Quaderni di Acme 77, Milano 2006, 377-380.
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