Il Progetto Tombe Dipinte di Tarquinia prende le mosse da quanto emerge dallo studio "Tombe Dipinte Etrusche tra Pittura e Architettura" (tesi di Dottorato di Matilde Marzullo) dedicato al patrimonio UNESCO tarquiniese dal 2004.
Il progetto è volto a sperimentare una nuova forma di edizione delle tombe dipinte restituendone tutti gli aspetti architettonici, pittorici, storici, storico artistici e artistici.
Infatti fin dal ‘700 le tombe dipinte sono state riprodotte da artisti provenienti da tutta l’Europa che dimostravano esigenze costanti nella loro resa, come la tridimensionalità dell'ambiente (Smuglewicz 1745-1807); la necessità di riproduzioni filologicamente attendibili (Stackelberg, Kestner, Thürmere Labrouste a partire dal 1827) e in scala 1:1 (Ruspi 1827-1863, Helbig-Jacobsen dal 1895, Gatti a partire dal 1912).
Finora i mezzi editoriali che si sono venuti affermando nel tempo sembrano avere imposto una lettura delle pitture tombali come documenti appiattiti nelle due dimensioni del libro.
Tuttavia oggi, grazie a metodi grafici ed informatici, è possibile proporre corrette ricostruzioni delle tombe dipinte adempiendo sia alle esigenze filologiche, sia a quelle dettate dalla fruizione al pubblico, nel rispetto della percezione etrusca del monumento.
I modelli qui proposti:
1) offrono la riproduzione fedele dell’ambientazione architettonica dell’interno delle tombe, riguadagnando il reale rapporto che intercorre non solo fra le pitture e l’architettura in cui sono inserite, ma anche quello fra pittura e pittura, superando l'appiattimento bidimensionale della carta stampata
2) mettono lo spazio tombale a disposizione dello studioso di modo che possa via via soddisfare le richieste che emergono dalla ricerca in corso, misurando direttamente gli spazi, lavorando su un modello in scala.
3) consentono la possibilità di pubblicare e ricollocare spazialmente sia la documentazione prodotta anticamente da artisti e studiosi, sia quella odierna, mantendendosi in costante aggiornamento.
(Ricostruzione virtuale della Tomba del Tifone di Tarquinia con ricollocazione dei disegni storici per la loro ricontestualizzazione al fine di un corretto studio delle iconografie)
4) offrono la possibilità di ridisporre spazialmente i materiali che appartenevano anticamente alle tombe, ora conservati in Musei e Collezioni.
5) Offrono la possibilità a tutti di vistitarne gli interni, solitamente preclusi al pubblico e di muversi liberamente all'interno del monumento.
-Video Tomba del Tifone 3D
-Visita interattiva alla Tomba della Caccia e della Pesca per resa editoriale di nuova concezione (cliccare sul link qui sotto per scaricare l'applicazione)
https://www.wuala.com/matmar/Applicazione%20Caccia%20e%20Pesca/?key=leNgoTnjbivL
Grazie alla fedeltà dei modelli realizzati e allo studio scientifico del monumento che ve ne sta alla base, è stato possibile proporre per questo progetto, un corretto studio della percezione antica, con possibili effetti illuministici volutamente messi in opera dagli antichi.
(Ricostruzione virtuale della Tomba del Tifone di Tarquinia, in cui si evidenzia a sinistra il modello tridimensionale delle architetture per lo studio dimensionale e a destra il rendering con la resa delle pitture allo stato attuale di conservazione per lo studio della contestualizzazione pittorica)
(Ricostruzione virtuale della Tomba del Tifone di Tarquinia allo stato attuale di conservazione al fine di studio delle tecniche di illuminazione in antico)
Le visite virtuali e la navigazione interattiva a diversi livelli di approfondimento (grande pubblico/studiosi) sono state di recente oggetto della Mostra di Stoccolma "ETRUSKERNA i 3D: Etruschi in Europa".
Per ulteriori iniziative mirate al patrimonio tarquiniese delle Tombe Dipinte si può consultare anche www.amicitombeditarquinia.eu sito della Associazione costituita in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, volta alla conservazione e valorizzazione di questi monumenti attraverso la collaborazione professionale di Soci e Istituzioni.